Lipofilling: benefici senza intervento

Chirurgia estetica Milano

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del dott. Alberto Capone

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Lipofilling: benefici senza intervento

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Vuoi eliminare le rughe e correggere gli zigomi in modo poco invasivo? Il lipofilling è quello che fa per te. Vediamo di cosa si tratta

 
Per anni le persone hanno tentato di liberarsi dalle rughe e migliorare i tratti del viso, magari rimpolpando gli zigomi o le labbra, affidandosi ad iniezioni di prodotti riempitivi non riassorbibili, con risultati disastrosi!
Questi prodotti, infatti, sono illegali per la maggior parte e possono nel tempo migrare dal punto in cui sono stati iniettati e inoltre possono dare reazioni allergiche e infiammatorie da corpi estranei. 
Per fortuna, da qualche anno esiste il Lipofilling! Il lipofilling è una tecnica di riempimento che prevede l’uso di tessuto autologo, ossia del paziente stesso, e non una sostanza estranea. Infatti, con questo intervento si preleva, con una sottilissima cannula, grasso da qualsiasi parte del corpo del paziente e si trasferisce al viso per rendere meno evidenti i segni dell’invecchiamento o per riempire zigomi e labbra. Il lipofilling:
  • Dona risultati naturali, immediati e permanenti;
  • Non lascia cicatrici;
  • È sicuro poiché non comporta allergie o rigetti;
  • Aumenta il volume di zigomi, labbra e mento in modo naturale, senza inserire protesi.
Questo intervento si rivolge soprattutto a donne e uomini, dai 20 ai 60 anni, che vogliono aumentare il volume delle labbra, del mento e degli zigomi o che vogliono eliminare le rughe. 
 

In cosa consiste l’intervento di lipofilling?

La tecnica prevede un’anestesia locale. Con delle piccolissime cannule usate per la micro liposuzione, il chirurgo preleva da una parte del corpo del paziente del tessuto adiposo. Quest’ultimo viene trattato con una centrifugazione selettiva e una filtrazione, poi verrà iniettato nell’area di destinazione sul volto. 
L’intervento dura dai 30 minuti all’ora, dipendentemente dall’estensione delle zone da trattare e dal numero e non è assolutamente doloroso. Una volta finito l’intervento, il paziente verrà medicato con un bendaggio elastico e compressivo nelle zone in cui è avvenuto il prelievo. Potrebbero comparire dei lividi che spariranno nel giro di 4 o 5 giorni e lieve indolenzimento, controllabile con semplici antidolorifici. 
L’intervento non prevede alcuna cicatrice poiché le sedi del prelievo sono generalmente nascoste e le incisioni sono di pochi millimetri.
Generalmente, un solo trattamento non basta per un risultato ottimale, a volte capita che alcune cellule adipose iniettate vengano riassorbite e quindi è necessario sottoporsi ad un numero minimo di sedute, distanziate di 3 mesi una dall’altra. Di solito si tratta di un intervento più corposo, seguito da uno o due trattamenti successivi molto meno importanti. Il numero preciso di sedute, però, dipendono dall’età del paziente, dalla profondità delle rughe o dalla zona da riempire. 
 

Lipofilling: possono esserci complicanze?

Questo tipo di intervento è consigliabile proprio perché molto sicuro e relativamente di semplice procedura. Non esiste un rischio d’intolleranza, rigetto o allergie ma si tratta comunque di un intervento, e come tale, può avere dei rischi anche se piuttosto rari e facilmente gestibili. Ovviamente, è di vitale importanza che il lipofilling sia eseguito da un professionista, un chirurgo plastico serio e all’interno di strutture idonee e adeguate. 
Alcune delle complicanze che possono presentarsi sono:
  • Irregolarità cutanee: se si presentano anomalie nella cicatrizzazione sottocutanea si possono avere delle irregolarità nella zona trattata. Il problema è facilmente risolvibile con dei massaggi o con un intervento di revisione, nei casi più gravi. 
  • Alterazione della sensibilità: può succedere che l’area trattata diventi poco o troppo sensibile dopo l’intervento. Il fastidio si risolve spontaneamente nel giro di pochi mesi. 
  • Ematomi: subito dopo l’intervento si possono formare ematomi dovuti all’aumento della pressione sanguigna. Il sanguinamento si arresta spontaneamente con una compressione esterna o, in casi più gravi, tramite un piccolo intervento per chiudere il vaso sanguinante. 
  • Asimmetria: risolvibile con un intervento di revisione.
  • Infezioni: solo nell’1-2% di casi si verifica un’infezione, curabile con una terapia antibiotica. 
 
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