Il peeling al viso migliora l'aspetto della pelle attraverso l'introduzione di agenti chimici esfolianti, come l'acido mandelico e salicilico
Il peeling chimico è un trattamento dermo-estetico volto a migliorare l’aspetto della pelle, attraverso l’azione di agenti esfolianti come l’acido mandelico e salicilico.
La nostra pelle elimina dai 3 ai 4 grammi di cellule cheratinizzate al giorno, e il peeling serve per l’appunto ad accelerare il processo di eliminazione delle cellule danneggiate, attraverso l’introduzione di nuove cellule di collagene.
Il peeling può intervenire sia in superficie interagendo con gli strati cellulari dell’epidermide, o in profondità intervenendo sul derma. La profondità dell’intervento dipende dall’acido utilizzato e dalle problematiche dermatologiche del paziente.
A chi si rivolge il peeling chimico al viso
Il paziente che si sottopone al peeling solitamente presenta una di queste problematiche:
- Invecchiamento cutaneo
- Acne- acne rosacea
- Cicatrici post acneiche o post chirurgiche
- Discromie
- Dermatite seborroica
- Cheratosi
Acido Mandelico: per un peeling chimico in superficie
I pazienti affetti in viso da acne e melasma, possono essere curati mediante acido mandelico; una sostanza derivante dalla mandorla, molto meno invasiva rispetto all’acido glicolico. Esso deriva dalla famiglia degli alfaidrossiadici, e grazie alle proprietà della loro molecola vengono utilizzati per la preparazione di creme schiarenti ed esfolianti. Grazie al suo intervento delicato in superficie, non si segnalano effetti collaterali; in alcuni casi, dopo l’intervento possono apparire rossori in volto, che poi scompaiono automaticamente.
Per questo motivo a differenza di altre sostanze chimiche somministrate durante il peeling, il paziente a cui viene iniettato l’acido mandelico può sottoporsi a questo intervento anche durante la stagione primaverile- estiva, poiché questa sostanza non produce effetti collaterali in seguito all’esposizione solare.
Terminate le sedute, al cliente verranno prescritte creme ad azione emolliente e nutriente (anche la calendula è consigliata). L’acido mandelico è più costoso rispetto al glicolico per la sua minore aggressività e per la sua possibile applicazione durante tutto l’anno, ma proprio in quanto meno invasivo, il mandelico è meno indicato per pelli con problemi estetici seri e in profondità.
L’acido salicilico: il peeling adatto all’acne papulo-postulosa
L’acido salicilico viene utilizzato prevalentemente per pazienti affetti da:
- Acne papulo-postulosa
- Melasma
- Macchie sulla pelle
Quest’acido è miscelato con alcol, per questo motivo una volta applicato sull’intero volto, viene lasciato agire dai 3 ai 4 minuti, ovvero il tempo dell’evaporazione dell’alcol.
L’acido salicilico appartiene alla famiglia degli beta-idrossiadici ed è molto diffuso in quanto potente cheratinico: l’acido salicilico infatti, distrugge nettamente la catena proteica della cheratina senza intaccare le altre cellule. Per questa ragione esso interviene solo sulle cellule appartenenti allo strato corneo, e viene ben tollerato dalle molecole delle cellule sottostanti.
L’acido salicilico è peraltro un potente antibatterico ed infatti a differenza dell’acido glicolico, interviene per velocizzare il processo infiammatorio provocato dall’acne papulosa. Il glicolico invece, può essere iniettato solo quando l’infiammazione è definitivamente risolta. Nel caso si verificasse la necessità, il peeling salicilico può combinarsi al glicolico. In questo caso, il paziente dovrà evitare l’esposizione al sole.
In seguito a questo trattamento, il paziente non dovrà preoccuparsi se gli appaiono delle macchie scure in volto. Senz’altro fastidiose, possono durare anche 5-6 giorni, ma è un processo di convalescenza del tutto normale. Anche la screpolatura del mento e delle guance è assolutamente prevista: è sintomo che l’intervento di peeling chimico ha funzionato.